Interessante denario coniato a Roma nel 58 a.C., firmato dai due eduli curiali di quell'anno, Marco Emilio Scurio e Publio Plauzio Ipseo. Il denario proposto è portatore di un messaggio ideologico particolarmente ricco, il dritto raffigurante il re nabateo Aretas allude al successo di Pompeo in Palestina nel 62 a.C., reprimendo la rivolta del re e costringendolo a pagare 300 talenti di tributo. Il rovescio, invece, elogia la famiglia di Publio Plauzio Ipseo, ricordando il successo del suo antenato, il console Gaio Plauzio Deciano, che conquistò la città di Priverno nel 329 a.C..
Rara varietà senza scorpione al rovescio.
Copia splendidamente conservata e fresca di zecca.
Repubblica Romana
M. Aemilius Scaurus, P. Plautius Hypsaeus (58 a.C.), Denario 58 a.C., zecca di Roma
Dritto: Re Aretas inginocchiato a destra, tiene un ramo nella mano destra, la mano sinistra tiene la briglia di un cammello.
cammello, in basso REX ARETAS, nel campo a sinistra EX, nel campo a destra SC
M SCAVR AED CVR
Rovescio: Giove in quadriga a sinistra, tiene le redini con la mano sinistra e scaglia la folgore con la mano destra, senza scorpione sotto il cavallo, nel campo a destra CAPTV, nel segmento C HVPSAE COS PREIVE
P-HVPSAEVS AED CVR
Diametro 17 mm, peso 4,06 g