Raro antoniniano di Magnii Urbica, probabilmente coniato dopo il 284, forse dopo la morte di Numeriano, quando Carus rimase l'unico superstite della famiglia e dovette affrontare le usurpazioni di Giuliano di Pannonia e Diocleziano.
Nel tesoro di La Venèry erano presenti solo dieci esemplari di questo tipo su 118 monete di questa imperatrice.
L'impero romano
Magnia Urbica (moglie di Carus, 283-285), antoniniano 284-285, zecca di Roma
Dritto: busto a destra, su una mezzaluna
MAGN VRBICA AVG
Rovescio: Venere in piedi a sinistra, con elmo e scettro, in sezione KAϛ.
VENVS VICTRIX
Diametro 22 mm, peso 3,87 g