Rara emissione coniata in occasione del matrimonio della figlia di Augusto III di Sassonia, Maria Amalia, con Carlo IV di Sicilia, sovrano di Sicilia e Napoli e futuro re di Spagna.
Per celebrare l'occasione, nel 1738, la zecca di Dresda emise una serie di monete commemorative, bicrocche, 2/3 talleri e ducati.
Esemplare sano con frammenti di superficie lucida.
Dritto: iscrizione su nove righe
CAROLI / UTRIUSQUE / SICILIÆ REGIS ET / MARIÆ AMALIÆ / REGIÆ POLONIÆ / PRINCIPIS SPON= / SALIA DRESDÆ / ANNO / MDCCXXXVIII
Rovescio: Altare con cuori ardenti, sopra di essi una corona alla luce del sole, sorretta da una mano che emerge dalle nuvole
CORONAM MERENTUR
Diametro 35 mm, peso 13,65 g
Per i primi sedici anni del suo regno, Augusto III Sassone non adottò alcuna politica di coniazione. Solo nel 1749 si decise di avviare la produzione di frammenti e centesimi di rame. Questo compito fu svolto da tre zecche: a Dresda, Gruntal e Gubin. Nel 1752, invece, iniziò a Lipsia la produzione di monete d'oro (agostini e ducati e loro frazioni e multipli) e d'argento (talleri, mezzi talleri, monete da due zloty, timbri, ortiche, sestine, terzine e mezze monete). Da un punto di vista formale, l'abbandono delle zecche che emettevano monete polacche era illegale. Questo perché il Sejm polacco non aveva dato il suo consenso. Lo stesso si può dire delle attività delle zecche municipali nella Prussia Reale. Danzica, Toruń ed Elbląg avviarono la produzione di zecche senza chiedere il permesso al tesoriere Karol Sedlnicki.