Rara dracma coniata durante il regno di Tiberio nella zecca di Cesarea in Cappadocia, dedicata al figlio Druso il Giovane.
Questa dracma è una testimonianza unica della politica dinastica di Tiberio. Druso il Giovane (figlio dell'imperatore e di Vipsania Agrippina, e quindi nipote di Marco Agrippa) fu per molti anni il naturale successore al trono. Dotato di potere tribunizio e consolare, godeva del sostegno del Senato e dell'esercito. Tuttavia, la sua morte prematura nel 23 d.C., secondo molte fonti causata da un veleno, vanificò i piani di successione di Tiberio.
Una moneta coniata a Cesarea in Cappadocia dieci anni dopo (33-34 d.C.) era commemorativa. La sua emissione sottolineava la continuità della dinastia giulio-claudia e la memoria di Drusius come erede legittimo. Allo stesso tempo, rifletteva la situazione di tensione nell'impero, con Tiberio, appartato a Capri, in difficoltà per l'assenza di un chiaro successore, che presto portò Caligola a prendere il potere.
Moneta acquistata all'asta 347, Fritz Rudolf Künker, 22-23 marzo 2021, lotto 1013.
Graffi su entrambi i lati della moneta.
Impero romano
Tiberio (14-37), Dracma 33-34, Cappadocia, zecca di Cesarea
Dritto: testa con corona d'alloro a destra
TI CAES AVG P M TR P XXXV
Rovescio: testa di Druzus a sinistra
DRVSVS CAES TI AVG F COS II TR P
Diametro 18 mm, peso 3,41 g