Varietà molto rara con la legenda del dritto che termina M-D-LI, il cui grado di rarità nel catalogo di Kopicki è definito R4.
Moneta proveniente dalla collezione di Dariusz Marzęta con allegata una busta della collezione.
Un esemplare illustrato nel Museo Virtuale dello Scellino Polacco (WMPS).
Un oggetto estremamente sporadico sul mercato delle aste.
Oltre a denari, scellini, mezzi penny, penny, trojak, sixpence e ducati, durante il regno di Sigismondo Augusto comparvero nuovi tipi di moneta: oboli, due denari, due grana, quattro (4 grosze), mezzi penny (30 grosze). La divisione tra la Corona e il conio lituano era ancora in vigore: 4 penny lituani equivalevano a 5 penny polacchi. Inoltre, nella circolazione monetaria comparvero ducati d'argento e mezzi ducati spagnoli controfirmati, legati al rimborso di un debito del sovrano spagnolo Filippo II - le cosiddette "somme napoletane". Durante il regno di Sigismondo Augusto erano in funzione solo le zecche di Vilnius - dove venivano coniate le monete per i piedi lituani e polacchi - e di Danzica. La coniazione di Sigismondo Augusto comprendeva anche le emissioni di una zecca provvisoria avviata nell'agosto 1572 presso il castello di Dalholm, che coniava monete incomplete appartenenti al sistema monetario livoniano. Si trattava di un'azione una tantum per pagare i soldati di stanza a Parnava. A rigore, queste emissioni dovrebbero essere considerate come parte del periodo di interregno (Sigismondo Augusto morì il 7 luglio).
Durante il regno di Zygmunt August, i sicli appartenenti al sistema monetario polacco furono emessi solo dalla zecca di Danzica (i sicli coniati nel castello di Dalholm appartenevano al sistema monetario livoniano). Furono coniati negli anni 1549-1552 con argento del campione a tre punte, pesavano in media 1,243 g e contenevano 0,283 g di puro metallo. Al dritto presentano l'aquila prussiana e un'iscrizione nel bordo: SIGIS AVG REX POLO M D L (varie abbreviazioni). Il rovescio reca lo stemma di Danzica e l'iscrizione al dritto: MONE CIVI GEDANEN e la data completa. Dopo la morte di Sigismondo Augusto (1572), nel 1573 la zecca di Danzica emise una piccola serie di cocci su cui il nome del re era scritto come SIGIS (anziché SIGIS AVG). Un'iscrizione simile del nome del monarca fu apposta anche su varietà estremamente rare dei cocci del 1549 (SIGIS DEI GRA REX POLO e SIGIS DEI GRA REX POLONI).