Una varietà con le terminazioni delle legende L/LIT e una N e una C più piccole nella legenda del rovescio.
Oltre ai denari, ai cocci, ai mezzi penny, ai penny, ai trojak, ai sixpence e ai ducati, sotto Sigismondo Augusto apparvero nuove varietà di denaro: oboli, due penny, due grana, quattro penny (4 penny), mezzi penny (30 penny). La divisione tra la Corona e la coniazione lituana era ancora in vigore: 4 penny lituani equivalevano a 5 penny polacchi. Inoltre, nella circolazione monetaria comparvero ducati d'argento e mezzi ducati spagnoli controfirmati, legati al rimborso di un debito del sovrano spagnolo Filippo II - le cosiddette "somme napoletane". Durante il regno di Sigismondo Augusto erano in funzione solo le zecche di Vilnius - dove venivano coniate le monete per i piedi lituani e polacchi - e di Danzica. La coniazione di Sigismondo Augusto comprendeva anche le emissioni di una zecca provvisoria avviata nell'agosto 1572 presso il castello di Dalholm, che coniava monete incomplete appartenenti al sistema monetario livoniano. Si trattava di un'azione una tantum per pagare i soldati di stanza a Parnava. A rigore, queste emissioni dovrebbero essere considerate come parte del periodo di interregno (Sigismondo Augusto morì il 7 luglio).
I quatrefogli lituani di Sigismondo Augusto, accettati con entusiasmo all'estero (noti come "monete barbute" nei Paesi Bassi), furono coniati nella zecca di Vilnius con buon argento del XIV secolo. Pesava in media 4,29 g e conteneva 3,76 g di metallo puro. Il disegno dei quadrupedi era quasi identico a quello dei bicrocchi (dritto - ritratto del re, iscrizione al dritto; rovescio - mitra, Pahonia, colonne, denominazione, iscrizione al dritto). Le uniche differenze sono il bordo interno del dritto e, naturalmente, un diverso marchio di denominazione: "IV". La rarissima varietà del 1568 è un'eccezione e la sua somiglianza con i bicrocchi è solo generica. I quattro penny furono coniati tra il 1565 e il 1569.