Le coniazioni alessandrine di epoca romana sono sorprendenti per la varietà di denominazioni e l'immensa ricchezza di rovesci. In termini di forma artistica, ha uno stile proprio e distinto, che non ha eguali in nessun altro luogo. Questa particolarità era espressione di un certo isolamento dell'Egitto, come dominio imperiale privato, escluso dal resto dell'impero.
Moneta acquistata alla 77a Asta, Naville Numismatics, articolo 287.
Esemplare proveniente dalla leggendaria collezione di monete alessandrine di Giovanni Dattari.
Roma provinciale
Egitto, Alessandria, Antonino Pio (138-161), dracma 153-154, zecca di Alessandria.
Dritto: busto dell'imperatore con corona d'alloro, rivolto a sinistra.
ΑΥΤΚ Τ ΑΙ ΑΔΡ ΑΝΤωΝΙΝΟϹϹΕΒΕΥϹ
Rovescio: aquila ad ali spiegate rivolta in avanti, testa a sinistra, nei campi L-IZ
Diametro 33 mm, peso 26,13 g