Denario coniato a Roma nel 90 a.C. da uno dei triumviri monetali, Quinto Tizio. Il denario offerto fu coniato dopo le prime vittorie nella cosiddetta Guerra degli Alleati (91-88 a.C.). Nel 90 a.C. fu promulgata la lex Iulia, una legge creata da Giulio Cesare, parente del famoso vincitore della Gallia, che concedeva a tutti gli alleati di Roma (i cosiddetti socii) la cittadinanza romana. Nonostante questa legge, la situazione di Roma era molto difficile. Per la campagna in corso nel 90 a.C., ciascuno dei tres viri monetales: L. Piso Frugi, Q. Tizio e C. Vibius Pansa, ciascuno dei quali coniò almeno diverse varianti delle proprie monete. La coniazione di Tizio di denari d'argento, che comprende due tipi base di denarii e quinarii, è accomunata dalla rappresentazione di Pegaso al rovescio.
Difetti di targa al dritto.
Repubblica Romana
Q. Tizio (90 a.C.), denario 90 a.C., zecca di Roma
Dritto: testa di Libera con corona di edera
Rovescio: Pegaso che spicca il volo a destra da una base con la legenda Q-TITI
Diametro 19 mm, peso 4,03 g