Raro bronzo battuto in una zecca militare in Sicilia o in Spagna.
Repubblica Romana
Sesto Pompeo (40-39 a.C.), As 43-36 a.C., zecca militare in Sicilia o Spagna
Dritto: testa di Giano con corona d'alloro, sopra MGN
Rovescio: prua della nave a destra, sopra PIVS, sotto IMP
Diametro 29 mm, peso 22,86 g
La moneta in esame fu coniata dal figlio minore di Pompeo Magno (in latino: Pompeius Magnus), che riprese il soprannome e le convinzioni repubblicane del padre. Quando Ottaviano e Antonio, alleati nel secondo triumvirato, sconfissero l'esercito di Cassio e Bruto a Filippi nel 42 a.C., Sesto Pompeo, che aveva conquistato la Sicilia nel 43 a.C., divenne l'unico nemico dei triumviri. Nel 39 a.C. fecero pace con lui a Puteoli, cedendogli il potere proconsolare in Sicilia, Sardegna, Corsica e Peloponneso. Tuttavia, dopo la vittoria di Marco Agrippa nella battaglia navale di Naulochos, la flotta di Sesto fu completamente distrutta ed egli fu ucciso come fuggitivo a Mileto.
Le monete coniate da Sesto Pompeo di solito commemorano il suo famoso padre o, come in questo caso, riportano motivi navali, poiché Sesto basava il suo potere quasi esclusivamente su una forte flotta.