Impero romano
Massimino I Trace (235-238), Sesterc 236-238, zecca di Roma
Dritto: busto con corona d'alloro, mantello e armatura a destra
MAXIMINVS PIVS AVG GERM
Rovescio: Vittoria stante a sinistra, con corona di fiori e ramo di palma, nei campi le lettere S-C
VICTORIA GERMANICA
Diametro 29 mm, peso 21,13 g
Massimino I Trace possedeva un'incredibile abilità naturale nel combattimento. Dopo un governatorato di successo in Mesopotamia, fu inviato alla frontiera del Reno per supervisionare i reclutamenti dell'esercito nelle regioni adiacenti. Nel 235, l'esercito lo proclamò imperatore. Massimino condusse una campagna di grande successo contro le tribù germaniche, ma la sua grande crudeltà nei confronti dei nobili che odiava e la sua generale spietatezza ispirarono diverse rivolte, in particolare la ribellione di Gordiano, seguita da quelle di Balbino e Pupieno. Massimino, in marcia contro questi ultimi due, fu assassinato dalle sue stesse truppe durante il fallito assedio di Aquileia.