Copia fresca di zecca, con lucentezza conservata su entrambi i lati.
Impero romano
Caracalla (188-217), denario 213-217, zecca di Roma
Dritto: Testa dell'imperatore in una corona d'alloro, rivolta a destra.
ANTONINVS PIVS AVG GERM
Rovescio: Venere stante con in mano la Vittoria e la lancia, ai suoi piedi elmo e scudo.
VENVS VICTRIX
Diametro 19 mm, peso 3,35 g
Marco Aurelio Antonino, meglio noto come Caracalla, era figlio di Settimio Severo e di Giulia Domna. Poco prima di morire, Severo consigliò ai suoi figli: "Accordatevi tra di voi, date denaro ai soldati e non badate agli altri", ma i fratelli si odiavano e presto Caracalla uccise Geta e massacrò migliaia di persone sospettate di appoggiarlo. Pur essendo un abile comandante militare, lasciò alla madre l'effettiva gestione del governo. Gradualmente, divenne sempre più paranoico e con manie di grandezza. Fu assassinato mentre si recava a una campagna in Oriente per realizzare la sua convinzione di essere la reincarnazione di Alessandro Magno.