Raro sesterzo con le sorelle dell'imperatore: Agrippina, Drusilla e Giulia, al rovescio.
Foro bucherellato.
Impero romano
Caligola (37-41), Asso 37-38, zecca di Roma
Dritto: testa dell'imperatore a sinistra
C CAESAR AVG GERMANICVS PON M TR POT
Rovescio: tre sorelle di Caligola in piedi affiancate come dee Securitas (Agrippina), Concordia (Druzilla) e Fortuna (Julia), SC in sezione
AGRIPPINA DRVSILLA IVLIA
Diametro 38 mm, peso 21,51 g

format_quote. Datato 37-38 d.C., il sesterzio di Gaio Cesare detto Caligola (un diminutivo di caliga - una mezza scarpa da soldato, quindi caligola significa "scarpa") con le sue amate sorelle Agrippina (la Giovane, poi madre di Nerone), Druzilla e Giulia al rovescio è una delle monete più ambite dell'antica Roma. È quindi giusto che i collezionisti prestino attenzione anche a un esemplare con un foro piuttosto grande sigillato e chiari segni di legatura. Il tipo tyn (RIC I 33; BMC I 36) interessava gli umanisti già nel XV secolo e a metà del XVI secolo l'eccellente medaglista padovano Giovanni da Cavino (1500-1570) ne realizzò un'ottima copia. È molto difficile distinguerla dall'originale, poiché sia nelle collezioni (private e pubbliche) sia sul mercato antiquario circolano padovani di qualità molto diversa: dai primi, spesso battuti, ai calchi successivi, sempre più scadenti. Qui si tratta dell'opera di Cavin nella sua versione originale - ciò che distingue questo numismatico da un sesterzio antico sono piccoli dettagli di stile (l'arco sopraccigliare di Caligola, i dettagli delle vesti delle sorelle, la forma delle lettere delle legende), ma si tratta comunque di un ottimo esempio di medaglia all'antica e di una testimonianza della maestria del medaglista del XVI secoloformat_quote