Un'unica medagliamonofacciale in ARGENTO di Giovanni III Sobieski coniata per commemorare la Battaglia di Vienna del 1683.
Un oggetto mai visto prima sul mercato delle aste.
La medaglia è nota solo nella collezione del conte Dzieduszycki.
Il conte di Maurycy Dzieduszycki costruì una collezione iniziata nel 1849, che comprendeva 800 pezzi di moneta, dai Piast a Stanislao Augusto, oltre a monete di feudo.
Una grande rarità e un'incredibile chicca per i collezionisti di medaglie polacche.
Una medaglia realizzata con la tecnica della fusione. Squisitamente conservata con una brillantezza da libro e senza sfregamenti del rilievo. Bellissima!
L'occasione di acquistare questo oggetto potrebbe non ripetersi mai più, poiché si tratta indubbiamente di un oggetto di livello museale in un magnifico stato di conservazione!
Dritto: due cavalieri a cavallo, uno in abito polacco, l'altro in abito tedesco che combattono contro un turco sotto il quale è caduto il cavallo, sotto un'iscrizione 1683 12 SEPT (12 settembre 1683)
POLONIA BELLAT STAREMBERG VINCIT GR VESIR SUCUMBIT (la Polonia combatte, Staremberg vince, il Gran Visir è vittorioso)
Diametro 48 mm, peso 17,72 g

format_quote Abbiamo visto nei numeri precedenti come i Turchi pensano alla loro sconfitta a Vienna e a chi attribuiscono l'onore del comando principale sull'esercito cristiano. Dalle medaglie numero 236 e 239 qui allegate, sulle quali non c'è alcuna menzione di Re Giovanni, il lettore vedrà come i nostri alleati abbiano strenuamente tentato di cancellare il ricordo dell'importante servizio che l'esercito polacco rese all'Imperatore Leopoldo, al Reich tedesco e a tutta la cristianità in quell'evento.Sebbene le medaglie numero 237 e 238 menzionino che i polacchi hanno combattuto a Vienna, attribuiscono la vittoria all'esercito sassone, al comandante della città assediata, il conte Staremberg, che vediamo su un coraggioso cavallo combattere il Gran Visir dai suoi merliformat_quote