Gettone d'incoronazione coniato in occasione dell'incoronazione di Augusto III Sas a re di Polonia nel 1734 nel castello di Wawel.
Dritto: la corona e un'iscrizione intorno ad essa
MERVIT ET TVEBITVR
Rovescio: iscrizione in sette righe
AVGVSTVS III REX POLONIARVM MAGN DVX LITH ELECTVS V OCT MDCCXXXIII CORONAT XVII IAN MDCCXXXIV
Diametro 25 mm, peso 3,45 g
Per i primi sedici anni del suo regno, Augusto III Sassone non adottò alcuna politica di coniazione. Solo nel 1749 si decise di avviare la produzione di cocci e centesimi di rame. Questo compito fu svolto da tre zecche: a Dresda, Gruntal e Gubin. Nel 1752, invece, iniziò a Lipsia la produzione di monete d'oro (augustori e ducati e loro frazioni e multipli) e d'argento (talleri, mezzi talleri, monete da due ori, zecchini, ort, sestine, terzoli e mezzi totali). Da un punto di vista formale, l'abbandono delle zecche che emettevano monete polacche era illegale. Questo perché il Sejm polacco non aveva dato il suo consenso. Lo stesso si può dire delle attività delle zecche municipali nella Prussia Reale. Danzica, Toruń ed Elbląg avviarono la produzione di zecche senza chiedere il permesso al tesoriere Karol Sedlnicki.