Una rara moneta di alto taglio dell'emissione di Ryn, tanto desiderata dai collezionisti polacchi.
Questa è solo la quarta quotazione di 50 fiorini in Polonia.
La maggior parte degli esemplari conosciuti sono banconote in cattive condizioni, spesso agonizzanti. La banconota messa all'asta è un pezzo eccezionale per il suo stato di conservazione, che si distingue in termini di qualità dalla maggior parte dei pezzi noti quotati nelle aste mondiali.
Più volte piegata e rotta nel campo, ma senza sfregamenti. Bordi per lo più regolari, solo con piccoli tagli che sono stati riparati professionalmente.
Francobolli a secco ben leggibili, la carta conserva rigidità e lievi fruscii, indicativi della qualità della banconota offerta. Carta pulita, con la caratteristica consistenza ruvida ancora evidente.
Una grande rarità e un must nelle collezioni avanzate di cartamoneta polacca. Una moneta più rara, a nostro avviso, sia dei 100 fiorini dell'emissione di Ryn che dei 100 zloty dell'insurrezione di Kościuszko, particolarmente introvabili in condizioni così eccellenti.
Il secondo miglior esemplare apparso in asta in Polonia.
I fiorini (in tutti i tagli) dell'emissione del giugno 1806 sono, per diversi motivi, oggetti molto interessanti sia per i collezionisti che per i ricercatori che si occupano di numismatica e notafilismo in prospettiva storica. Vorrei citare due dei più importanti, a mio avviso.
Primo: questa è l'ultima emissione di cartamoneta in cui l'emittente, Francesco II, appare come imperatore del Sacro Romano Impero. Poco dopo, Francesco II divenne... Francesco I - Imperatore d'Austria (sulle monete che riportano l'iscrizione del titolo, questo "trattamento" è visibile prima facie). Il secolare Impero Romano terminò nell'agosto del 1806. I fiorini di questa emissione sono quindi l'ultima moneta del Sacro Romano Impero!
In secondo luogo, queste banconote rappresentano la fonte storica in cui il nome "Rynski" è stato espresso per la prima volta - per quanto riguarda la moneta. Va ricordato che le emissioni precedenti, effettuate quando la Galizia e la Lodomeria facevano già parte dell'Impero asburgico dal 1784, 1796 e 1800, non contenevano questo nome}.